Disturbi Alimentari e Gestalt Viva: La Risposta del Qui e Ora
L’approccio della Gestalt Viva, sviluppato da Claudio Naranjo, offre una prospettiva unica sui disturbi alimentari. Questo metodo integra la consapevolezza del momento presente con un focus sull’esperienza corporea, emotiva e relazionale. Più che analizzare il passato o diagnosticare, la Gestalt Viva si concentra sull’autenticità e sull’integrazione dell’esperienza vissuta per favorire la guarigione e la crescita.
Disturbi Alimentari come Interruzioni del Contatto
Secondo la Gestalt, i disturbi alimentari rappresentano un’interruzione nel ciclo naturale di contatto tra la persona e il proprio ambiente. Questo contatto è essenziale per soddisfare i bisogni e trovare un equilibrio tra sé e il mondo.
Il Qui e Ora del Corpo
La Gestalt Viva enfatizza il corpo come il luogo dove si manifestano i conflitti e i bisogni inespressi. Nei disturbi alimentari, il corpo diventa il palcoscenico di emozioni soffocate, tensioni irrisolte e desideri repressi.
Il lavoro terapeutico si concentra sul portare consapevolezza a queste dinamiche nel presente
Quali emozioni emergono durante il pasto o il rifiuto del cibo?
Che cosa si sente nel corpo in quei momenti?
Quali pensieri o immagini sorgono legati al controllo, al giudizio o al bisogno di piacere?
Portare attenzione a queste esperienze corporee ed emotive consente alla persona di esplorare, nel qui e ora, il significato del proprio comportamento alimentare.
Responsabilità e Libertà
Uno dei principi chiave della Gestalt è la responsabilità: riconoscere che ogni azione, anche quelle autodistruttive, ha un significato e nasce da un tentativo di soddisfare un bisogno. Nella terapia, la persona viene guidata a prendere consapevolezza di questa responsabilità, non come un peso, ma come un'opportunità per trasformare i propri schemi.
La libertà, in questo contesto, non è imposta, ma emerge gradualmente dalla capacità di accettare ciò che si prova, di ascoltare i propri bisogni autentici e di agire in modo coerente con essi.
Il Ruolo della Relazione Terapeutica
Nella Gestalt Viva, il terapeuta non è un esperto che “aggiusta” il paziente, ma un compagno autentico che si mette in gioco nella relazione. Questa autenticità crea uno spazio sicuro dove la persona può esplorare le proprie vulnerabilità e scoprire nuovi modi di essere.
Per esempio, un terapeuta può condividere le proprie impressioni su ciò che osserva nel paziente, restituendo uno specchio di consapevolezza.
Integrare Emozioni e Bisogni
Il lavoro terapeutico nella Gestalt Viva mira all’integrazione: accogliere le emozioni negate, riconoscere i bisogni insoddisfatti e trovare modi creativi per soddisfarli. Nei disturbi alimentari, ciò può significare imparare a sentire la fame e la sazietà non solo come fenomeni fisici, ma anche emotivi e relazionali.
Conclusione: La Guarigione è Presente nel Qui e Ora
La Gestalt Viva offre un approccio potente e trasformativo per affrontare i disturbi alimentari, aiutando la persona a uscire dai propri schemi rigidi per ritrovare contatto, autenticità e benessere. Lavorando sul presente e sull’integrazione del corpo e delle emozioni, questa metodologia apre la strada a un modo di vivere più consapevole e soddisfacente.
Nel viaggio verso la guarigione, la chiave non è “aggiustare” ciò che non va, ma imparare ad accogliere e trasformare ciò che è, momento per momento.
Il nutrizionista è una figura chiave nel processo di guarigione, poiché aiuta a ripristinare l'equilibrio fisico, promuove la consapevolezza alimentare e supporta l'intero percorso terapeutico.
Dott.ssa Stefania Pallini - Endocrinologa, Nutrizionista